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BACKUP DEI DATI in WINDOWS XP HOME, PROFESSIONAL, E WINDOWS 2000 PROFESSIONAL
Definizione del problema Windows XP ha un grande difetto: laddove rileva errori di rilevanza nelle directory (e spesso questi errori vengono proprio identificati nelle cartelle condivise e nelle cartelle utente, perchè le più adoperate e perchè vengono caricate all'avvio del sistema), effettua la cancellazione, "sì, la cancellazione" delle directory e sottodirectory interessate dagli errori di allocazione. Come nasce il problema Windows XP effettua i controlli con il programma CHKDSK, risalente a Windows NT e 2000, per nulla affidabile e ben più scarso di Scandisk di Windows 98/ME. Purtroppo in Windows XP non vi sono alternative, poiché utilities di terze parti, quali ad esempio Norton Disk Doctor della Symantec, a causa della particolare architettura del SO, non possono avere accesso esclusivo al disco, per cui rimandano il controllo dello stesso al riavvio del computer, e questo verrà effettuato, appunto dall'eseguibile "chkdsk.exe". Durante la fase di controllo del disco/i o delle partizioni, CHKDSK non permette all'utente altra scelta se non l'annullamento del check disk stesso. Eventuali errori nelle directory incrociate, clusters perduti, errori di allocazione vari, non hanno opzioni "Undo", nè tantomento permettono all'utente di sciegliere tra opzioni varie. Il dado è tratto, insomma. Precauzioni da prendere per limitare i danni Le cartelle condivise e le cartelle utente, in Windows XP, come tutti voi ormai saprete, sono preposte all'archiviazione dei dati relativi alle preferenze dei singoli utenti, e non solo! Anche la cartella "Documenti". Queste sono situate in alcune specifiche directory "annidate" (Esempio: "C:\Documents and Settings\All Users\Documenti"), ben poco pratiche all'uso, per la verità. Non solo: tali cartelle sono a rischio integrità, qualora non si effettuino periodici controlli sul disco rigido o sulle partizioni. In definitiva i consigli sono sostanzialmente due:
I sistemi operativi Windows sono ormai capillarmente diffusi in tutto il mondo. Di pari passo è divenuto facile e particolarmente economico possedere un Personal Computer. Progressivamente si è quindi portati ad affidare sempre di più ogni attività al supporto informatico, dimenticando che, al contrario del supporto cartaceo (che può essere perso solo in seguito ad eventi eccezionali - vedi alluvioni o incendi) subisce le incertezze derivanti dal supporto di archiviazione: il disco rigido (che si può rompere) ed, in particolar modo, le intrinseche debolezze del sistema operativo, appunto. Forse nessuno di voi ci ha mai pensato, ma così come sono, i sistemi operativi in generale e Windows XP, nello specifico, sembrano creati ad arte per garantire una eventuale perdita di dati utente (i Vostri documenti!), presto o tardi. Le mie affermazioni sembrano eccessive, ma vi garantisco che, vista l'esperienza di anni di lavoro, così non è: basta farsi un giro su diversi forum di discussione inerenti "Problemi con Windows" per avere diverse conferme a ciò che dico. Windows XP, così come Windows 2000 e Windows 2003 Server, imposta "C:Documents and SettingsNome UtenteDocumenti" come directory di default per i documenti utente e ciò pregiudica una archiviazione sicura dei propri dati. Tutte le altre informazioni critiche (dati di Outlook o Outlook Express, preferiti di Internet, messaggi di posta elettronica, passwords ecc.) seguono lo stesso schema, per cui un problema al Sistema Operativo, può provocare la perdita di informazioni importanti o cagionarne un recupero difficile, in special modo se ci si trova in NTFS. Il mancato, improvviso, malfunzionamento di Windows, implicherà la completa inaccessibilità di tutti i dati utente, in quanto essi sono inclusi in sottocartelle di sistema e, per di più nella stessa unità ove è installato Windows. Se, per estremo, fossimo in grado di recuperare le cartelle ed i files presenti in "C:Documents and SettingsNome UtenteDocumenti", potremmo rischiare di non potervi successivamente accedere, poiché protette da "diritti di accesso" derivanti dalle informazioni del precedente sistema operativo. E' ovvio che per prevenire la perdita di qualsivoglia documento importante, l'utente dovrebbe effettuare periodici e frequenti backup (su altra unità) dei dati ritenuti importanti. Senza dubbio la politica del backup, è sempre caldamente consigliata, ma ciò non toglie che la gestione dei dati utente ad opera di Windows, non concede ampi spazi di manovra. Il backup dinamico e continuativo dei dati utente può essere affrontato solo da amministratori di sistema (lato Server) e non è certo cosa facile ed intuitiva per un utente comune, che sovente non sa neanche cos'è e dove si trova l'icona del "Pannello di Controllo" o quella identificativa delle "Risorse del Computer". E' quindi fondamentale adottare metodologie concrete di prevenzione, per mezzo della riprogrammazione delle directories di archiviazione, altrimenti gestite inadeguatamente dal SO, in modo tale da permettere il salvataggio di dati che dinamicamente variano spesso nell'arco della giornata di lavoro, ovvero, ad esempio, i dati di posta elettronica, i preferiti di IE ed i la cartella "Documenti". Nella figura riportata qui sotto, potete farvi un'idea della faraginosa struttura a "Sottodirectory Utente" di Windows XP. CLICCA SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE Ecco inoltre, quì di seguito rappresentata, una parte dell'architettura a "sottocartelle di sistema" che Windows XP genera dinamicamente in concomitanza con la creazione di ogni nuovo utente. Sono evidenziati solo alcuni dei percorsi ritenuti più critici. [HKEY_CURRENT_USERSoftwareMicrosoftWindowsCurrentVersionExplorerShell Folders] Se intendete quindi cominciare ad adoperare il vostro computer nel modo corretto, siete invitati a seguire i miei consigli. Senza dubbio... la prevenzione... costa meno della cura.
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